Il 2019 è per me un anno di intensa attività creativa poiché riesco a realizzare ben due presepi aperti, uno storico-palestinese e uno in stile popolare. Quest’ultimo è ancora ispirato alle costruzioni e alle abitazioni rurali della Toscana, regione dalla quale prendo spesso spunto per le mie opere. La scenografia questa volta è più articolata nelle costruzioni delle case che sembra si sorreggano l’una con l’altra e anche nei livelli del terreno. Contribuisce ad arricchire la scenografia alcune porzioni di prato e una ricca e variegata vegetazione spontanea che ha il suo culmine nell’alto cipresso del retro. La natività è collocata all’interno di portico davanti alla quale è inginocchiato un primo pastore e, un pò scostato, un secondo pastore col suo asino. Una vecchietta, intabarrata nelle sue umili vesti, esce lentamente da una porticina situata più in basso, dirigendosi verso la natività, mentre alcune lenzuola sono ad asciugare nello spazio superiore di una torretta. Il tutto infonde un senso di profonda serenità e di calore umano.
Le figure, in terracotta policroma, sono dei fratelli De Francesco di Napoli